Roma, 1937. Il poeta romano Carlo Alberto Salustri, in arte Trilussa, si avvia verso l’ultima fase della sua vita con l’inseparabile governante Rosa, in una casa in affitto nel Ghetto ebraico. Un giorno, il conte suo padrone di casa, gli offre la possibilità di non pagare più l’affitto, lanciandogli una scommessa: dovrà trasformare una ragazzina che va in giro per i salotti romani chiedendo l’elemosina in una grande diva. Trilussa accetta diventando così un pigmalione per Giselda. Ma la storia si ingarbuglia, trasformandosi presto in un triangolo amoroso. Il giovane Arturo chiede infatti a Trilussa di scrivere per lui poesie d’amore destinate a una bellissima ragazza. La ragazza è Giselda e ricambia inizialmente Arturo, ma quando scopre che le poesie sono in realtà di Trilussa lascia Arturo e si innamora del poeta.